Difficoltà: 3 su 5

Autore: Andrea Delnegro

Numero di pagine: 192 (da leggere: 185 (piacevolissme)

Illustrato: purtroppo no

Descrizione: Quale legge fisica può spiegare la potenza devastante dell’onda energetica di Dragonball o l’incredibile curvatura del campo da calcio in Holly e Benji? Quali sono le caratteristiche fisiologiche necessarie per sopravvivere nel mondo postatomico di Ken il guerriero, che tipo di struttura molecolare ha il corpo iperflessibile di Rubber di One Piece o, ancora, come si può calcolare il quoziente intellettivo di Light Yagami di Death Note?

Il mondo dei manga giapponesi è popolato di personaggi estremi, con qualità straordinarie e mondi ai limiti del fantastico, eppure la fisica contemporanea ci insegna che nessun fenomeno è totalmente inspiegabile, o meglio, è quantomeno possibile provare a dare a tutto ciò che ci circonda una spiegazione scientifica.

Ed è proprio quello che Andrea Delnegro fa ne La fisica dei manga. Combinando le sue due più grandi passioni, Delnegro spiega, con semplicità e uno stile ironico e brillante, leggi fisiche apparentemente incomprensibili, formule matematiche complicate e fenomeni naturali complessi, attingendo alle scene, ai colpi segreti e ai personaggi dei più celebri manga giapponesi.

Un viaggio originale, interessante e divertente tra scienza, immaginazione e anche un pizzico di follia, che mette a confronto due mondi apparentemente così diversi, ma in realtà con tantissimi punti in comune. Un libro per tutti: per gli appassionati di manga, un modo per avvicinarsi alla fisica; per gli appassionati di fisica, un modo per scoprire i manga.

Commento del profA me è piaciuto molto e sono sicuro che piacerà anche a voi. Soprattutto a chi (come me) è appassionato di fumetti manga, ma non solo.  

Breve recensione del prof: Per me è un sì.

A mio parere non è pensato per noi (adulti), ma per i ragazzi. E ai ragazzi potrebbe piacere.

Gli argomenti scientifici sono dosati bene, così come lo sono gli argomenti “pop” per divulgarli.

La struttura dei capitoli e la grafica aiutano e anche il linguaggio “giovane” dell’autore rende il tutto piacevole.

Forse avrei aggiunto qualche disegno/illustrazioni per ogni capitolo. Dopotutto parliamo di fumetti e anime.

Per me può funzionare. Bisogna solo provare a proporlo ai ragazzi.

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